Leucodermis: marzo 2024

lunedì 18 marzo 2024

Era da tempo che con l'amico Maurizio Lofiego volevamo salire con la neve lungo l'ampio e bellissimo canale a forma di triangolo della spalla nord-ovest di Serra del Prete, ben visibile anche da San Severino Lucano. Seguiamo all'inizio un ripido canalino nel bosco e poi ci portiamo all'imbocco del canale scoperto dalla vegetazione che via via salendo si allarga. La neve qui è alta e compatta, ci regge sui pendii e non si scivola; tuttavia si affonda, ci sono accumuli anche di un metro. L'ascesa perciò non è proprio una passeggiata, anche perché le pendenze arrivano fino a 45° gradi. Ci portiamo verso tre pini loricati che crescono ravvicinati e raggiungiamo il lato sommitale del "triangolo", delimitato dalla fitta e bassa faggeta: adesso dobbiamo raggiungere i pendii scoperti per portarci sulla cresta sud-ovest. Intanto è calata una fitta nebbia che ci accompagna fino in cima. Qui, sopra i 2000 metri si incontra un po' di neve fresca.

Non resta che imboccare la cresta nord in discesa. A ridosso delle basse cornici di neve si sprofonda poco e la neve è morbida e soffice e intanto, con la neve smossa dai nostri passi, palle di neve rotolano giù dai pendii formando delle curiose ruote a forma di girella. Intanto esce il sole, la nebbia si dirada un po' e possiamo fare qualche scatto della sagoma della montagna illuminata dal sole, ma l'effetto dura poco, perché la nebbia ritorna e siamo immersi in un bianco quasi omogeneo. La nebbia ci accompagna giù fino alle Rocce del Pettirosso, dove i macigni pullulanti di rudiste fossili si disvelano lungo il sentiero e il panorama si apre sulle vali del Mercure e del Frido, illuminate dal sole e sovrastate dalle nuvole...