un suggestivo scorcio del Lago di Vico - foto by Indio
Per i "pollinesiani" che studiano e lavorano a Roma è possibile andare sul Pollino solo nel periodo delle ferie. Per gente “montanara” come noi il richiamo della montagna si fa però sempre irresistibile. Perché allora non organizzarsi ed esplorare le montagne vicine alla metropoli? A pochi km da Roma esistono vere e proprie oasi di natura incontaminata. Ovviamente si tratta a volte di montagne molto antropizzate; tuttavia anche qui è possibile trovare scorci di autentica natura selvaggia. I miei compagni d'escursione sono stati Vincenzo Aiello, infaticabile compagno di trekking "deliranti", Vincenzo Tedesco, che rappresenta la nostra "consulenza archeologica" e Fabio di Napoli. Abbiamo intitolato la nostra associazione, che finora non ha superato i quattro aderenti e che drammaticamente ha rischiato di ridursi a tre (dopo l'esperienza stremante di Fabio al Lago della Duchessa!) WWN: Wilderness... why not? Stiamo scherzando ovviamente...
1. dentro un' antica grotta presso i boschi della Tuscia - 2.presso la caldara di Manziana
La nostra prima meta è stata la Tuscia, dove abbiamo percorso un bel bosco attraversato dall'antica via Clodia. Il territorio è caratterizzato da terreno sulfureo... abbiamo visitato una vecchia cava di zolfo, osservando là vicino antiche grotte abitate probabilmente nel Medioevo. Ma l'attrazione maggiore di questa zona è data dalla Caldara di Manziana, una specie di palude dove l'acqua ribolle uscendo dal terreno. Una grande particolarità è che in quest'area si trova anche un bosco di betulle, che assumono quasi l'aspetto di fossili vegetali...Bello è anche il lago di Bracciano...
1. scorcio del lago di Vico - 2. nella faggeta del Monte Venere
Nella seconda escursione ci siamo diretti invece verso il Lago di Vico, circondato da estesi frutteti. Bellissima è la faggeta del Monte Venere, che qui è presente al di sotto della linea di vegetazione del faggio, dai 700 agli 800 metri. Numerosi gli uccelli acquatici, che è possibile osservare dalla capanna costruita appositamente per il birdwatching.
nelle distese innevate dei Monti della Duchessa
L'escursione più bella ed impegnativa è stata però quella ai Monti e al Lago della Duchessa, percorrendo la selvaggia Valle Amara. La neve era molto alta e a 1900 metri arrivava in alcuni punti fino a quattro metri di altezza. Non avendo l'attrezzatura adatta abbiamo dovuto improvvisare... memorabile è stato l'equipagiamento con le buste di plastica del discount al posto delle ghette! Il Lago della Duchessa in realtà non l'abbiamo trovato, in quanto sepolto da metri di neve...
1.l'imponente bastionata rocciosa della Maiella, dal Monte Pellecchia - 2. ruderi dell-antico abitato di Montefalco
Un'escursione semplice, ma diventata un'odissea a causa della nostra tendenza ad andare a finire sempre nei boschi più intricati e ad allungare la strada con "percorsi ad anello" è stata quella ai Monti Lucretili. La cosa più bella da vedere è il panorama che si dipana dalla cima del Monte Pellecchia, con all'orizzonte le bastionate rocciose della Maiella, del Gran Sasso e del Terminillo. Belli e suggestivi i ruderi del paese di Montefalco, abbandonato nel 1500...
Un'escursione non è solo sfida ai propri limiti e conquista della cima... E' anche un modo diverso per trascorrere il tempo libero, per chiacchierare, scerzare e divertirsi. Ed è anche un modo per uscire dalle dinamiche frenetiche e consumistiche del divertimento metropolitano di fine settimana... Dico perciò a tutti quelli che vivono a Roma: uscite un pò da 'sto casino e cercate il contatto con la natura!
Bravi.E' così che si fa.Quando mi trovo fuori ne approfitto anch'io.Domenica sono stato nel Cilento.
RispondiEliminaPer la zona di Roma ti consiglio di visitare questo blog (non so se già lo conosci):http://domenicacondomenico.blogspot.com/
Un salutone
Master
Vorrei vedere i monti alburni anch'io. grazie del consiglio del blog. un saluto.
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