i dirupi rocciosi di Monte Capraro - foto by Indio
Tra i camosci delle rocce: da Val di Rose a Val Iannanghera
Sono gli ultimi giorni di tirocinio in cui ho fatto interviste ai turisti per una tesi di Master... Gli ultimi giorni saranno dedicati ad escursioni guidate e in solitaria, per scoprire i paesaggi delle alte vette, sia a fini di studio che ludici. La cosa migliore è sempre unire l'utile al dilettevole...! Finora avevo visto i posti più "turistici" del Parco, Camosciara, Val Fondillo ecc. Volevo un contatto con la natura selvaggia del Parco, con le sue foreste impenetrabili e i paesaggi delle vette. La mia prima escursione è quella che dalla Val di Rose porta a Forca Resuni, per poi percorrere la selvaggia Valle Iannanghera. In agosto e fino al dieci settembre l'escursione è giustamento a numero chiuso e con accompagnatore... Dal 10 in poi si può andare liberamente anche da soli.
E' bene che ogni turista si informi su queste disposizioni: ricordiamo che il turista è un ospite e deve come prima cosa rispettare le regole messe in atto per la tutela della fauna selvatica. C'è ancora qualche turista in giro. Nella faggeta che subentra al bosco misto più umido, incontro subito un animale selvatico... forse è un capriolo, ma non riesco a distinguerlo tra gli alberi. Dal bosco della Val di Rose, dopo aver attraversato radure con resti di stazzi degli antichi pastori, ecco le rocce... Noto subito un camoscio tra le rocce... poi salendo ne sbucano altri due. Ci sono altri escursionisti che già li stanno fotografando. Non sembrano per niente spaventati dalla presenza degli escursionisti, anche se restano guardinghi ad osservarci. E' il mio primo avvistamento del camoscio del PALM, dopo il bel maschio incontrato alla Val Maone sul Gran Sasso. Col passo veloce supero tutti i turisti che ho davanti a me, compreso un ragazzo a cui indico i camosci per fotografarli. Scambio quattro chiacchiere con lui mentre si procede verso il (bruttissimo, per dire la verità) rifugio Forca Resuni... La visione è stupenda quando ci affacciamo sui dirupi della Camosciara-Monte Capraro, coperti dal raro pino mugo...quest'albero è basso e schiacciato ed è capace di creare boschetti densi e intricati (a ben vedere è la prima volta che vedo un pino mugo nella mia vita!). Non ho la mia Nikon ma solo uno scrauso cellulare, ma faccio lo stesso qualche foto. Si sente anche il richiamo del cervo in amore... Il ragazzo si aggrega a me quando gli propongo di fare un anello invece che di tornare per lo stesso sentiero dell'andata. Percorreremo la selvaggia Val Iannanghera, che si rivelerà più suggestiva della Val di Rose, per i faggi enormi e per gli spazi più aperti della foresta... Eccomi alla Sorgente Iannanghera... una piccola pozza da cui escono dei rivoletti che però bastano a dissetarmi. A Civitella Alfedena saluto l'amico di Roma e ci scambiamo i contatti... chissà, forse ci rincontreremo per far equalche altra escursione assieme....
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