la panoramica cresta est del Dolcedorme - foto by Indio |
L'amico Carlo (socio pugliese di Wilderness Italia) mi aveva proposto se volessi con lui fare un'escursione campeggiando in montagna all'aperto ed ho colto l'occasione per proporgli un percorso che avevo fatto altre volte in solitaria e che avrei volentieri ripetuto in compagnia: dal Piano di Acquafredda per il sentiero che sbuca a Passo del Vascello e da lì scarpinando per la cresta est fino alla cima. Arrivati al Piano di Acquafredda notiamo lontani, nei pascoli a ridosso della sommità, delle palline chiare e dei puntini scuri... All'inizio penso a cinghiali e mucche ma poi con lo zoom della macchina di Carlo scopriamo che si tratta di un gregge... Il pensiero va alla foto del libro di Braschi, "Sui sentieri del Pollino", a pag. 57, dove si vede lontano un gregge sul Dolcedorme e la didascalia recita: "E' una foto quasi storica (23 luglio 1971), dato che ormai da diversi anni i pastori non salgono più coi loro animali sulle vette più alte del massiccio". Mi capitò solo un'altra volta, ai Piani, di vedere un gregge di pecore e capre (lontano 2001).
lontano a ridosso della cima, macchioline bianche e puntini neri: è un gregge |
il gregge, fotografato con lo zoom - foto di Carlo Ursi |
Arrivati in cima si dà un'occhiata al libro di vetta, uno dei tanti orpelli che si trovano in genere sulle cime e che sarebbe meglio se non ci fossero (accanto alle - ben più impattanti ovviamente - croci di ferro e madonnine varie), come anche la targhetta che vedo affissa su una pietra, là vicino (questa è la mia opinione di conservazionista, senza volontà di polemica). Il gregge è sceso al Piano di Acquafredda, che visto da qui sembra punteggiato di "palline"...
Vortici di nebbia si accavallano verso la cima, e poi si librano nell'aria... Consumiamo una merenda al riparo dal vento e poi ci avviamo verso il sentiero del crinale nord, segnalato dal pino secco "segnavia" per raggiungere la caratteristica radura rocciosa popolata da grandi loricati mestosi.
La luce del tramonto è l'ideale per fotografare questo posto, reso ancor più spettacolare dallo sfondo di Serra delle Ciavole e delle lontane Falconara e Timpa San Lorenzo...
Dormiremo in un boschetto del crinale, il terreno in piano è l'ideale e siamo al riparo di grandi faggi. Non montiamo la tenda, usando solo il sacco a pelo...dormendo quindi all'aperto nel bosco. Non dovrebbe piovere. Il vento durante la notte è forte e alle 4 e mezza mi arrivano sulla faccia delle gocce d'acqua.
Piove, anche se debolmente. Decidiamo di sgomberare tutto e di avviarci, alla luce delle nostre lampade frontali, verso la strada del ritorno. Il tempo migliora subito, arriva l'alba ai Piani di Pollino, mentre ci avviamo all'imbocco del sentiero per Vaquarro...
by Indio |
Bella escursione in un ambiente molto severo e belle foto come sempre. Un abbraccio. A presto.
RispondiEliminaNuwanda
Grazie Roberto del passaggio... a presto
RispondiEliminaIndio