giovedì 2 gennaio 2014

Invictus




Pino loricato sul versante sud di Serra delle Ciavole - foto by Indio

Dalla notte che mi avvolge,
nera come la fossa dell'inferno, 
rendo grazie a qualunque Dio ci sia
per la mia anima invincibile.

La morsa feroce degli eventi 
non m'ha tratto smorfia o grido.
Sferzata a sangue dalla sorte, 
non s'è piegata la mia testa.

Di là da questo luogo d'ira e di lacrime 
si staglia solo l'orrore della fine, 
ma in faccia agli anni che minacciano 
sono e sarò sempre imperturbato.

Non importa quanto angusta sia la porta, 
quanto impietosa la sentenza, 
sono il padrone del mio destino,
 il capitano della mia anima.

...............................................
 Out of the night that covers me,
 Black as the Pit from pole to pole,
I thank whatever gods may be
For my unconquerable soul.

In the fell clutch of circumstance
I have not winced nor cried aloud.
Under the bludgeonings of chance
My head is bloody, but unbowed.

Beyond this place of wrath and tears
Looms but the Horror of the shade,
And yet the menace of the years
Finds, and shall find, me unafraid.

It matters not how strait the gate,
How charged with punishments the scroll.
I am the master of my fate:
I am the captain of my soul.


 William Ernest Henley

(versione italiana tratta dal film "Invictus" di Clint Eastwood (2009) con Morgan Freeman e Matt Damon)

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