martedì 27 ottobre 2015

Diario - 27 ottobre 2015

In esplorazione alla ricerca di grotte


Nella giornata di oggi il "Gruppo Lupi di San Severino Lucano" ha voluto compiere un'altra escursione esplorativa alla ricerca di altri siti di grotte del versante lucano. A me e Maurizio si sono aggiunti oggi Antonio Mitidieri e Carlo Sassone. Le grotte in questione sono ben conosciute da alcuni abitanti di una  frazione del Pollino, da cui apprendiamo anche il toponimo originario. Andiamo prima a rivedere le grotte dell'altra volta che Antonio e Carlo non conoscevano, poi costeggiamo delle pareti di roccia in diagonale, tentando di arrivare all' altro sito. La zona è suggestiva e selvaggia, una wilderness di alto valore in termini di luoghi indisturbati e integrità naturale. 



Dopo una bella scarpinata seguendo spesso i sentieri dei cinghiali giungiamo al sito. Si tratta di tre belle grotte superficiali, dall'ingresso ampio e abbastanza spaziose.




 All'interno troviamo fatte e resti di animali: escrementi che paiono di cervo e altri di cinghiale, due fatte di lupo (mostra segni di ingestione di erba, come fanno i cani quando hanno mal di stomaco) e il cranio di un piccolo cinghiale, forse sbranato da un lupo e consumato là. Le grotte sono probabilmente usate come tane provvisorie dagli animali selvatici. Anche per questa ragione si comprende come sia bene che questi luoghi restino indisturbati e poco frequentati dall'uomo (ai fini della tutela della sua pace e integrità non indicheremo la località del sito nè daremo indicazioni su come arrivarvi).




Pastori e cacciatori però conoscevano bene questi luoghi: troviamo come prova evidente i resti di una "vummula" (un recipiente di terracotta che veniva usato per trasportare acqua o vino). 


La natura selvaggia di questi boschi regna sovrana. Ritorniamo sui nostri passi smarrendo qualche volta la strada sui ripidi pendii, e poi ritrovando i sentieri dei cinghiali che ci riporteranno giù a valle...
Indio in discesa - foto di Maurizio Lofiego




 


















 

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